Catania operazione nostalgia - Forza Catania

I peggiori allenatori del Catania dal 1995 a oggi!

I peggiori allenatori del Catania dal 1995 a oggi!

Nella storia del Calcio Catania sono passati grandi calciatori, grandi dirigenti e soprattutto grandissimi allenatori. Basti pensare ai nomi di Simeone, Montella, Maran, Mihajlovic, Marino, Di Marzio o Zenga. Ma parlando di panchine, ovviamente ci sono stati anche dei flop (addirittura in alcuni casi anche abbastanza clamorosi) che sono rimasti nella memoria sportiva del tifoso catanese. Oggi andremo a ricordare i peggiori allenatori dell’epoca recente del Catania e i loro scadenti risultati sportivi…

Gianni Mei 

Gianni Mei ha allenato il Catania nella stagione 1996/97 in Serie C2 Girone C. Subentra alla dodicesima giornata, dopo l’esonero di mister Busetta per via della sconfitta subita a Frosinone per 3-1. L’esordio di Mei avviene in casa contro il Castrovillari con un deludente 0-0. Nonostante tutto gli etnei risalgono la classifica, soprattutto nel girone di ritorno, raggiungendo il quarto posto finale, che voleva dire play-off. Negli spareggi promozione c’è la Turris, che avrà il vantaggio di giocare la gara di ritorno in casa. Il 31 Maggio 1997 Catania vive dopo anni una gara play-off e c’è il pubblico delle grandi occasioni al “Cibali”. Ma nonostante ciò la gara termina 0-0 e il mister nel dichiarazioni post-partita afferma che il risultato ottenuto è più utile di una vittoria e con molta scaramanzia sforzata afferma “Andremo a vincere a Torre del Greco!”. Nella gara di ritorno la formazione campana non sbaglia nulla e riesce a vincere al 70’ con un gol di Antonaccio.

John Toshack 

John Toshack è stato allenatore del Catania in Serie B nella stagione 2002/03 sotto l’era della presidenza Gaucci. Nativo a Cardiff, durante la sua carriera ha allenato squadre del calibro del Real Madrid, Real Sociedad, Sporting Lisbona e Besiktas. La Sicilia è la sua prima esperienza in un campionato italiano. L’esordio del mister gallese avviene al “Franchi” di Siena, perdendo 4-3. L’esordio casalingo è da sogno, c’è il derby con il Palermo e uno stadio per l’occorrenza tutto esaurito. Il derby viene vinto dal Catania con le reti di Cordone e Lulù Oliveira e il pubblico etneo è in piena estasi. Ma l’esperienza di Toshack si rivelerà purtroppo fallimentare; infatti il Catania ottiene solo 12 punti in 11 giornate e dopo la sconfitta a Napoli il mister viene sollevato dall’incarico. Peccato davvero…

Massimo Costantini 

Mister Costantini è stato il primo allenatore della presidenza Pulvirenti, nella stagione 2004/05 sempre in Serie B. Il mister veniva da una buona esperienza ad Acireale in Serie C1 e per lui è una grandissima occasione allenare una delle più belle e calde piazze della cadetteria. Costantini non aveva una cattiva rosa a disposizione, infatti poteva contare sui nomi di Jeda, Eddy Baggio, Orazio Russo, Menegazzo e Serafini. Ma i risultati non arrivano, solo quattro vittorie in undici giornate e dopo la sconfitta interna contro un modestissimo Bari, il tecnico viene esonerato.

Silvio Baldini 

Dopo un’esperienza al Palermo, Silvio Baldini approda sulla panchina del Catania nella stagione 2007/08 in Serie A. Baldini nella massima serie aveva una sola stagione positiva con l’Empoli e l’arrivo del mister risultava una mera incognita. L’inizio sul campo è positivo, ma si rende protagonista in negativo con il famosissimo calcio nel sedere a Mimmo Di Carlo in Parma – Catania 2-2. Baldini a Gennaio guida un Catania in piena metà classifica e in Coppa Italia arriva in semifinale contro la Roma. Però nel girone di ritorno i risultati in campionato sono parecchio deludenti e dopo la sconfitta interna contro il Torino (diretta concorrente per la salvezza) per 1-2, Baldini si dimette e gli subentrerà Zenga, che salverà il Catania da una retrocessione che sembrava scritta.

Gianluca Atzori 

Anche Gianluca Atzori approda a Catania come mister dopo un’esperienza (da giocatore) a Palermo. A dire il vero era stato già vice di Baldini nella stagione 2007/08 e nel 2009 Lo Monaco e Pulvirenti lo assumono come successore di Walter Zenga. Il mercato fatto nell’estate è stato il migliore da quando il Catania era salito in Serie A, arrivano in terra sicula gente come Barrientos, Spolli, Andujar e Ricchiuti. Ma l’inizio è tragico, 3 punti nella prime 6 giornate e la prima vittoria arriva ad ottobre all’ottava contro il Cagliari. Uno dei pochi risultati positivi di Atzori è il pareggio contro il Palermo di Zenga al “Barbera”. Dopo una clamorosa sconfitta a Siena per 3-2, Atzori viene cacciato dalla panchina del Catania, con la squadra etnea ultima in classifica con soli 9 punti. Un rendimento abbastanza disastroso!

Marco Giampaolo 

“Il Maestro” come lo ha soprannominato qualche mese fa il giornalista milanista Carlo Pellegatti. Marco Giampaolo arriva a Catania a Giugno del 2010, come successore di Sinisa Mihajlovic. Sotto la sua gestione arriva un futuro pupillo del Catania e di tutta la Serie A, Alejandro “El Papu” Gomez. Giampaolo inizia bene la sua avventura rossazzurra, batte Cesena, Parma, Udinese, Bari e Brescia. In trasferta strappa un pari contro i futuri campioni d’Italia del Milan e contro la Lazio. Però proprio fuori casa il rendimento è impietoso, solo 3 punti ottenuti in 9 trasferte. Perde contro squadre molto più modeste del Catania, come Lecce, Cagliari, Genoa e Chievo. Maxi Lopez con le nuove tattiche di Giampaolo e il nuovo 4-4-2, non riesce più a fare gol con continuità. Mascara è irriconoscibile e molte volte viene relegato in panchina. Il 18 Gennaio 2011 l’avventura del “Maestro” termina dopo un pari interno contro il Chievo, gli subentrerà un certo Diego Pablo Simeone.

Luigi De Canio 

E adesso ricordiamo uno dei peggiori in assoluto nella panchina rossazzurra, un vero incubo per tutti i supporters etnei: Luigi De Canio. Il mister ex Lecce subentra a Rolando Maran nell’Ottobre 2013, dopo una sconfitta esterna contro il Cagliari. L’esordio di De Canio non è dei migliori, si pareggia in casa contro il Sassuolo e poi si va a perdere per 4-0 contro la Juventus e 2-1 a Napoli. La prima vittoria arriva grazie a un calcio di rigore di Maxi Lopez contro l’Udinese, ma dopo di ciò il buio più totale. Tra infortuni e umiliazioni domenicali continue il Catania precipita sempre di più verso gli abissi. Una fiammella di speranza avviene a Gennaio con la vittoria interna contro un Bologna di Pioli inguaiato e con il ritorno in patria di Ciccio Lodi. Ma l’umiliazione peggiore arriva in Coppa Italia, agli Ottavi di Finale arriva uno dei peggiori K.O., 4-1 in casa contro il Siena (che quell’anno disputava il campionato di Serie B). Dopo questa grande sconfitta De Canio viene esonerato e al suo posto ritorna Rolando Maran.

Dario Marcolin 

Dario Marcolin, ex vice di Sinisa Mihajlovic dal 2008 al 2012, ritorna nel Gennaio 2015 sulla panchina rossazzurra in Serie B, però stavolta come allenatore, per tentare una risalita assai ardua per raggiungere i play-off. La classifica è deludente su tutti i fronti, il Catania è a rischio retrocessione. Con Marcolin arrivano tutti gli innesti necessari: Maniero, Sciaudone, Schiavi, Del Prete, Gillet e Coppola. Vanno via tutti gli argentini ex Serie A come Leto, Peruzzi, Monzon, Calello e il capitano Spolli. L’esordio è disastroso, k.o. per 3-0 a Lanciano. Però subito dopo arrivano ben 2 vittorie interne contro Pro Vercelli e Perugia. Ma dopo questi due successi, tra febbraio e marzo, il Catania non riesce a trovare piĂą la vittoria e sprofonda al penultimo posto in classifica. A fine marzo arriva la ripresa, ben 5 vittorie consecutive contro Avellino, Varese, Trapani, Latina e Ternana. Con questi 15 punti toccasana il Catania riesce a salvarsi e per un momento sperava nell’accesso ai play-off per la promozione in Serie A. Però a Giugno 2015 la squadra etnea viene indagata nella combine di calcioscommesse “I treni del gol” e per ciò il Catania paga con la retrocessione in Serie C. Che dire, esperienza disastrosa per Marcolin!

Giuseppe Pancaro 

Il successore di Marcolin è un ex calciatore di Lazio e Milan, Pippo Pancaro. Il mister la stagione precedente aveva allenato la Juve Stabia, venendo esonerato nel Febbraio 2015. Nonostante il materiale povero e con il Catania a rischio radiazione, Pancaro riesce ad amalgamare una squadra unita e compatta, composta dai vari Russotto, Calil, Barisic, Pelagatti, Nunzella e Bastianoni. Inoltre c’è da dire che la squadra etnea parte con un pesante -10 in classifica. Quindi per via di questa pesante penalità, Pancaro è obbligato a fare più punti possibili per evitare guai peggiori. Tra le mura amiche la squadra rossazzurra è un rullo compressore, il problema è in trasferta. Di fatto sono solo 2 le vittorie fuori casa contro Matera e Monopoli. Poi arriva il crollo fisico e mentale a Gennaio e il mister perde il controllo della squadra, anche per scelte tattiche decisamente opinabili. Dopo la prima sconfitta interna contro la Casertana, mister Pancaro viene esonerato per Giuseppe Moriero, che salverà la squadra sul rotto della cuffia.

Pino Rigoli 

Dopo due grandi stagioni sull panchina dell’Akragas, mister Pino Rigoli viene assunto come allenatore del Catania, squadra per la quale è tifoso. E’ il primo allenatore preso dopo il ritorno di Pietro Lo Monaco a Catania. Anche Rigoli deve fare i conti con un’altra penalità pesante, stavolta di -7 punti. Vengono presi Biagianti, Bucolo, Pisseri, Scoppa, Paolucci, Mazzarani e ritorna dal prestito Andrea Di Grazia. Rigoli ha il merito di aver valorizzato il n°23 etneo, rendendolo capocannoniere della squadra. L’andazzo casalingo è più che sufficiente, il problema è fuori casa. Troppi 0-0 e un atteggiamento estremamente difensivista, non possono essere tali di una squadra che lotta per raggiungere il quarto/quinto posto in classifica. Dopo una grave sconfitta nel derby contro un modestissimo Akragas, Rigoli viene esonerato.

 

Federico Rosa

X