Mosca: “UmiltĂ e amore per la maglia: vi racconto l’epica trasferta di Gangi”
Fu protagonista della storica promozione del Catania in Serie C2, nell’epica giornata della nostalgia di Gangi, il 13 maggio 1995. Parliamo di Giuseppe Mosca, ex attaccante del Calcio Catania di quegli anni fatti di sudore e polvere, che ha rispolverato i suoi ricordi ai microfoni de “La Sicilia“:
“Nessuno potrà mai dimenticare Gangi. Chi non c’era non può immaginare. Almeno duemila persone allo stadio. I più fortunati presero posto in tribuna, ma il resto si spostò sulla collina sopra lo stadio. Vincemmo 3-0, sbloccò Drago su punizione per un fallo commesso ai miei danni, raddoppiai io ed il terzo gol lo offrii ad Ardizzone che a porta vuota fece gol vincendo la scommessa col dottore che se fosse andato a segno, lui che non aveva mai segnato, avrebbe ricevuto un televisore in regalo. Il campo pieno di buche, la palla non rimbalzava mai in modo regolare. La traversa storta. C’erano centinaia di persone ai bordi del campo. Dopo ogni gol la partita rischiava di essere sospesa. Avevamo tutti fame di successo. Alla domenica correvamo come pazzi. Riuscimmo a compiere una vera impresa con Massimino solo, osteggiato dal Palazzo. Eravamo sempre a contatto coi tifosi, altro che scorte o security. Sudavamo la maglia e non c’era certo Torre del Grifo. Parliamo di un calcio umile, fatto d’improvvisazioni ma era un calcio vincente”.
Fonte foto: tuttocalciocatania