Il cielo è azzurro sopra Catania: i calciatori etnei con la maglia dell’Italia
Tra circa due mesi, il 6 settembre 2019, la nuova Italia Under 21 di mister Nicolato giocherĂ un’amichevole allo stadio “Massimino“, sfidando i pari etĂ della Moldavia. SarĂ la prima volta per gli azzurrini in terra etnea: l’occasione ci ha reso nostalgici, facendoci venir voglia di sfogliare l’album dei ricordi legati alla maglia azzurra. Abbiamo voluto così recuperare per voi le storie dei calciatori del Catania che, durante l’esperienza in rossazzurro, hanno vestito la maglia della Nazionale.
MASCARA E BIAGIANTI: LA PRIMA VOLTA NON SI SCORDA MAI
Mascara e Biagianti, l’orgoglio di tutto un popolo rossazzurro. La stagione 2008-09 fu quella della massima ascesa del Calcio Catania, una squadra capace di battere ogni proprio record in Serie A giungendo quasi alle porte dell’Europa.
In quella annata fantastica le due colonne rossazzurre, però, raggiunsero quelle dell’Italia: il commissario tecnico della Nazionale, Marcello Lippi, convocò infatti Giuseppe Mascara e Marco Biagianti in vista dell’amichevole tra Italia e Irlanda del Nord in programma il 6 giugno 2009.
E quel sabato in quel di Pisa rimarrĂ per sempre impresso nei ricordi di Mascara, che riuscì a esordire addirittura da titolare, formando un tridente d’attacco a supporto di Pazzini e Giuseppe Rossi, diventando il primo calciatore del Catania a giocare con la maglia della Nazionale. E proprio a Rossi il 29enne Mascarinho servì l’assist per la rete del vantaggio dell’Italia, tra l’entusiasmo del popolo catanese in festa e colmo d’orgoglio.
IL COMUNICATO DEL CALCIO CATANIA: IL CIELO E’ AZZURRO SOPRA CATANIA!
“Storica prima volta per il Calcio Catania S.p.a: il Presidente Nino Pulvirenti, l’Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco, dirigenti, tecnici e collaboratori della societĂ , con i calciatori rossazzurri, festeggiano le chiamate di Peppe Mascara e Marco Biagianti nella Nazionale Campione del Mondo. L’attaccante di Caltagirone e il centrocampista fiorentino sono stati ufficialmente convocati dal commissario tecnico Marcello Lippi in vista della gara amichevole Italia-Irlanda del Nord, in programma sabato 6 giugno a Pisa. Riconoscimenti individuali d’eccellenza che rendono merito alla straordinaria stagione dei due rossazzurri e che certificano al contempo la qualitĂ del lavoro collettivo del Catania 2008-09, rispecchiando in pieno la portata epocale di una crescita agonistica e strutturale apprezzata da piĂą parti. Mascara, simbolo della catanesitĂ che conquista, e Biagianti, talento emergente dalle categorie minori, sono nella storia i primi calciatori a guadagnarsi la convocazione nella Selezione italiana giocando nella squadra dell’Elefante: il cielo è azzurro sopra Catania“.
L’ALBA DI UN TERZINO: CRISTIANO BIRAGHI
Oggi Cristiano Biraghi è un promettente terzino della Fiorentina, titolare in Serie A e nell’orbita della Nazionale maggiore italiana. Ma i suoi trascorsi al Calcio Catania parlano invece di un giovane mancino arrivato in terra etnea forse ancora troppo acerbo, legando anzi le proprie prestazioni a quelle della retrocessione rossazzurra in Serie B.
Biraghi arriva a Catania nella stagione 2012/13 in compartecipazione con l’Inter: i rossazzurri prelevano dal Cittadella la metĂ del cartellino per 300.000 euro. Col Catania Biraghi disputa 23 presenze, indossando anche con continuitĂ la maglia della Nazionale italiana Under 21.
Come anticipato, però, la stagione si conclude nel peggiore dei modi, con la retrocessione degli etnei in Serie B e un’annata da dimenticare.
UN REGISTA INCOMPIUTO: FABIO GATTI
Stagione 2002/03, il Catania ritorna in Serie B dopo 15 anni. Per dare ordine e geometrie al centrocampo, la dirigenza rossazzurra acquisisce dal Perugia le prestazioni di un giovanissimo talento della mediana: Fabio Gatti, fortemente voluto dal tecnico Edy Reja.
Alla pendici dell’Etna Gatti disputa 25 presenze, tra pochi alti e tanti bassi, fallendo i presupposti di inizio stagione. Nonostante tutto, durante la permanenza al Catania, Gatti disputa 8 presenze con la maglia azzurra della Nazionale Under 21, non riuscendo però mai a consacrarsi del tutto.
Lascia il calcio giocato infatti a soli 31 anni, dedicandosi a una carriera da dirigente sportivo.
DAL CATANIA AL PALERMO: GIUSEPPE BELLUSCI
Forte fisicamente, arcigno, spigoloso ma comunque dotato di una discreta tecnica: così si presentava a Catania il giovanissimo Giuseppe Bellusci, talento azzurrino accasatosi al Catania il 25 giugno 2009.
Proveniente dall’Ascoli, il promettente difensore centrale disputa quasi 100 presenze con la maglia rossazzurra. E nel suo primo anno alle pendici dell’Etna viene preso fortemente in considerazione nell’Under 21 dell’Italia, dove disputa 6 presenze tra amichevoli e incontri ufficiali.
Negli ultimi anni Bellusci è passato al lato opposto della Sicilia, dai “cugini” del Palermo. Oggi, dopo il fallimento della societĂ rosanero, si trova nell’elenco degli svincolati.
UNA CARRIERA STRONCATA SUL PIU’ BELLO: FABIO SCIACCA
Concludiamo con quella tra le storie piĂą “tristi” legate ai talenti del Catania e del calcio azzurro. Parliamo di Fabio Sciacca.
Catanese doc, nato alle pendici dell’Etna il 16 maggio 1989, Sciacca scala le gerarchie nelle giovanili rossazzurre fino a diventare capitano della Primavera. Viene notato da mister Zenga, che lo aggrega alla prima squadra e lo fa anche esordire in Serie A.
Sciacca dimostra tecnica, visione di gioco, capacitĂ di inserimento e interdizione: un centrocampista completo, con una grande carriera davanti.
I sogni però vengono presto spezzati dalla rottura del legamento crociato del ginocchio destro: problema che, tra fastidi e ricadute, ne condizionerĂ l’intera carriera.
Un vero peccato, anche perché Sciacca si era fatto notare pure nel giro azzurro: mister Rocca ne aveva fatto una pedina fondamentale della sua Italia Under 20, dove il giovane catanese incantò il mondo con un eurogol in slalom contro la Grecia.
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